Dott.ssa Marina Faedda

Il fatto che il cibo possa essere utilizzato come  terapia richiede  la conoscenza della sua composizione (macro e micronutrienti)  ma soprattutto dell’/effetto che quell’ alimento   avrà su un organismo vivente. C’è un’interazione  complessa e l’effetto dell’alimento va ben oltre quello dei singoli componenti eventualmente estratti e separati.

 

C’è poi un aspetto che è attualmente difficile da spiegare scientificamente  e che è legato alla  vitalità del cibo fresco, la sua qualità energetica.   I cibi freschi

 

 

 Spesso si studiano gli alimenti in laboratorio, dimenticandosi che ciò che conta non è il calcolo delle calorie o di quanti carboidrati o grassi o minerali o vitamine  etc  contenga, ma come questo cibo interagisce con un organismo vivente e specificamente che effetti ha sui vari organi.

Esempi?

Oltre alla natura  del singolo alimento sarà poi importante considerare le associazioni alimentari(cioè come viene composto il pasto) sia riguardo ai cibi presenti che alle modalità di cottura.

E’ assodato e peraltro abbastanza intuitivo che una mela avrà un effetto differente se mangiata cruda o cotta  e che cè una fondamentale differenza tra un uovo alla coque oppure strapazzato o fritto,  non solo a livello di gusto, ma anche di digeribilità e  capacità di stimolo sull’organismo.

Ogni alimento con i suoi componenti ha un insieme  di effetti fisiologici

Ogni alimento è ricco di sostanze e  quando entra  in contatto con un corpo nasce un’interazione complessa che dipende dalla natura dell’alimento ma anche dal corpo che lo ingerisce.

Uno stesso alimento avrà effetti diversi in organismi diversi

L’appetenza per alcuni cibi è uno degli elementi che il medico nutrizionista indaga:  si possono ottenere importanti informazioni  indagando questo aspetto